Storicamente, la città di Delhi è l’insieme di otto città create nel corso di secoli dai sovrani che si sono avvicendati al potere. Fondata dai clan Rajput, il Sultanato di Delhi è stato poi governato da varie etnie turco-afgane, come i Tughlaq ed in particolare con il sovrano Firoz Shah Tughlaq al quale si deve lo sviluppo dell’architettura indo-islamica di cui Delhi offre splendidi monumenti.
Seguirono altre due dinastie al potere del Sultanato, i Sayyid e i Lodi, prima dell’avvento dell’Impero Mogul: Babur, Humayun, Shah Jahan, Aurangzeb, a turno hanno abbellito ed impreziosito le città di Delhi ed Agra, quest’ultima divenuta capitale per diversi anni.
Anche gli ultimi conquistatori, gli Inglesi, hanno fornito il loro apporto allo sviluppo di Delhi, che nel 1911 divenne di nuovo capitale. È il momento in cui, ad opera degli architetti inglesi Lutyens e Baker, si inaugura un nuovo piano urbanistico della città, secondo un concetto di espansione della capitale: grandiosi edifici inseriti in immense città giardino, contornate da viali alberati e strade molto ampie.
È la città chiamata Nuova Delhi, l’ottava, con i suoi palazzi ministeriali, i musei, le ambasciate, i giardini, le strade commerciali, i quartieri eleganti, i negozi con la migliore mercanzia.
Se stai decidendo cosa vedere a New Delhi durante il proprio viaggio in India, la prima suddivisione che si fa, quindi, è tra Old Delhi e la New Delhi. In base al tuo operativo voli, se arrivi di mattina piuttosto che di notte, io consiglio sempre di spendere almeno due giorni pieni nella capitale perché davvero sono tantissime le meraviglie che Delhi ha da offrire. Ovviamente le dimensioni, il caso, il traffico la rendono anche stressante e spesso, il viaggiatore, scappa appena può.
Io spero che invece si comprenda che vale la pena fermarsi un po’ di più per scoprire i tesori che conserva Delhi, con il giusto tempo e l’immancabile dose di pazienza. Sarà perchè ci vivo e quindi ho imparato ad apprezzarla per ogni perla nascosta, ma sono certa che, se ti dai il giusto tempo per ammirarla, non ti deluderà.
Quest’elenco rappresenta solo una parte delle cose da vedere a New Delhi perché mi rendo conto che è difficile che un viaggiatore resti oltre due giorni nella capitale.
CHANDNI CHOWK: uno dei punti nevralgici della città vecchia, Chandni Chowk è oggi un insieme caotico ed al tempo stesso super organizzato di negozi, venditori ambulanti, scimmie e vacche sacre che si aggirano indisturbate, turisti increduli, baracchini di street food, cavi elettrici attorcigliati intoccati da decenni e tutto quanto la vostra immaginazione può creare.
Oggi è forse il mercato più importante per quanto attiene al business del “matrimonio indiano”: diviso in settori in base all’accessorio ornamentale, c’è la via degli abiti da sposa, quella dei braccialetti, quello delle partecipazioni in carta, quello delle candele decorative, ecc. Da buona local, anche io non potevo esimermi da un tour a Chandni Chowk ed è qui che ho acquistato il mio abito da sposa indiano, con grande gioia degli occhi ma anche del mio portafoglio in quanto questo è il mercato più economico che si possa trovare. Quindi, caro viaggiatore, non dimenticare di comprare qui i tuoi souvenirs per gli amici a casa!
LAL QUILA (FORTE ROSSO): costruito dall’imperatore Mogul Shah Jahan, che ha anche costruito il famosissimo Taj Mahal nel XVII secolo è oggi dichiarato patrimonio mondiale dell’Umanità dall’UNESCO ed è un simbolo della Repubblica indiana. È da qui infatti che il Primo Ministro Nehru dichiarò l’Indipendenza dell’India come colonia britannica nel 1947 e sempre da qui, ogni anno, il Primo Ministro in carica rivolge il suo discorso alla Nazione nel giorno dell’Indipendenza, che cade il 15 di agosto. Chiuso ogni lunedì, il costo del biglietto per i non residenti è di Rs. 500.
JAMA MASJID: la più grande moschea in Asia, voluta dall’imperatore mogul Shah Jahan, fu costruita nel 1656. Ecco, questo è sicuramente uno dei monumenti da inserire nella lista delle cose da vedere a New Delhi non solo per la sua imponenza architettonica ma anche per l’aria che si respira, per la vista sulla città vecchia. All’ingresso, che è gratuito, si dovrà pagare un’imposta per la macchina fotografica di circa 300 rs. e vi daranno anche un soprabito simile ad uno scafandro colorato. Un cartello all’ingresso del minareto dice che le donne devono essere accompagnate da un uomo, il costo per salire è di circa 100 rs ed in teoria non si possono fare foto.
QUTUB MINAR: è la torre della vittoria più alta al mondo, ben 73 m, costruita a celebrazione della sconfitta dell’ultimo re induista da parte dei nuovi sovrani musulmani, fondatori del Sultanato di Delhi. Situata nel Parco Archeologico di Mehrauli, dove io vivo, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Consta di cinque piani, costruiti in epoche differenti, ognuno dei quali presenta un balcone: i primi tre piani sono in pietra arenaria rossa mentre gli ultimi due sono di arenaria e marmo. Qui è possibile visitare anche la Moschea e la Colonna di Ashoka. Ingresso per i turisti 500 rs
GURUDWARA BHANGLA SAHIB: uno dei luoghi preferiti sia dai locals che dai turisti, è questo un meraviglioso tempio di fede Sikh, costruito nel 1784. All’ingresso dovrai lasciare le scarpe alla portineria, a titolo gratuito e coprire il capo con un fazzoletto di stoffa. Osserva come, ogni giorno, vengono preparati decine di migliaia di pasti per i pellegrini. Se vorrai, potrai dare una mano alla preparazione delle chapati, o a cucinare il dhal negli enormi pentoloni o fermarti anche tu e ricevere il cibo benedetto.
INDIA GATE: il monumento, ispirato all’Arco di trionfo francese, celebra i 90.000 caduti indiani al servizio dell’esercito inglese durante la prima guerra mondiale e la guerra in Afghanistan. Gli indiani amano venire qui la domenica, a passeggiare nel parco adiacente.
CONNAUGHT PLACE: Cuore della città, nonché centro economico, commerciale e finanziario della capitale. La piazza costa di un colonnato circolare a due piani, dove al piano terra sono ubicati i negozi ed al piano superiore, anche uffici. Al centro è posto un primo “cerchio” con strade radiali che si estendono in tutte le direzioni, otto strade denominate Parliament Street e Radial Roads da 1 a 7. Altre dodici strade diverse usciranno da Connaught Circus, l’anello esterno. Il tutto ruota intorno al Central Park, zona verde di incontri, venditori, concerti, ecc. In quest’area, ci sono alcuni degli Hotel più lussuosi di Delhi tra cui The Imperial, dove si è decisa la separazione tra India e Pakistan.
HUMAYUN’S TOMB: anche questo è uno dei luoghi da non perdere durante la visita di Delhi, la tomba dell’Imperatore Moghul Humayun. Voluto dalla vedova dell’imperatore, è poi diventato il mausoleo di famiglia, arrivando a contenere oltre 150 tombe dei membri reali. Anche questo sito è stato dichiarato patrimonio mondiale dall’UNESCO.
NIZAMUDDIN DARGAH: incastonato tra i Giardini Lodi e lo Yamuna, il quartiere di Nizamuddin è noto soprattutto per la presenza della Tomba di Humayun e per quella del Santo Sufi Shaik Nizam ud din Chisti. Visitabile tutti i giorni, a piedi scalzi e capo coperto, è particolarmente affascinante il giovedi grazie all’esibizione dei cantanti Qawwali, un genere di canto devozionale proprio della filosofia Sufi.
RASHTRAPATI BHAWAN: attualmente il palazzo del Presidente della Repubblica dell’India, più esteso della Reggia di Versailles, costruito in stile indo-occidentale. In precedenza, era usato dai viceré del dominio britannico, di cui l’ultimo fu Lord Mountbatten.
RAJ GHAT: è questo il luogo in cui fu cremato il Mahatma Gandhi, assassinato da un estremista indù nel 1948, rappresentato da una piattaforma in marmo nero costantemente ricoperta di fiori e da una fiamma che arde perennemente. Tutti i Capi di Stato in visita in India, si recano a rendere omaggio al Padre della Patria. È obbligatorio togliersi le scarpe per accedere al mausoleo interno.
LOTUS TEMPLE: Il Tempio di Loto della fede Baha’i sorge in un immenso e curatissimo giardino. Al suo interno, dove si arriva a piedi scalzi, non v’è molto, solo tantissime panche, nessuna immagine o colore, in quanto considerato il “tempio di tutte le religioni” per cui è possibile entrare e pregare o meditare, indipendentemente dalla propria fede. Se si resta a Delhi per oltre due giorni, vale la pena visitarlo.
LODI GARDENS: I giardini Lodhi sono uno squisito polmone verde nell’area di Delhi Sud. Costellati dalle tombe dei sovrani delle dinastie Sayyid e Lodi, sono impreziositi da palme, ponti, fiori ovunque. È oggi uno dei luoghi preferiti dagli abitanti di Delhi per sfuggire al caos della città, fare jogging o yoga all’ombra dei grandi alberi o anche un picnic quando arriva la bella stagione. Per chi volesse, c’è anche un ottimo ristorante nei pressi, il Lodi Restaurant, con cucina internazionale e dall’ambiente romantico per una cenetta a lume di candela.
AKSHARDHAM TEMPLE: È il più grande tempio indù del mondo costruito però nel 2005 nello stile tradizionale induista per cui risulta davvero imponente e maestoso, con interni riccamente decorati. Meravigliosi i giardini con gli spettacoli delle fontane (a pagamento di sera) L’ingresso è gratuito ma è vietato introdurre fotocamere e videocamere e qualsiasi altro oggetto al di fuori del proprio denaro e documenti. Pertanto, se viaggiate con autista, potete lasciare tutto in macchina oppure usufruire delle cassette deposito. Mi raccomando, si entra a gambe e spalle coperte!
SAFDARJUNG TOMB: poco distante da Lodi Gardens, vi è questa tomba costruita durante il declino dell’impero Mogul, per un Gran Vizir, Nawab di Avadh, Mirza Muqim Abul Mansur Khan, noto come Safdarjung. Dal cancello principale, il mausoleo è posto al centro e l’imponente porta crea un effetto magnifico del complesso, contornato di palme altissime. Costruito sempre secondo la tradizione dei charbagh, i giardini quadripartiti in altrettanti quadrati, è certamente un luogo degno di visita se si resta a Delhi almeno due giorni. Il costo del biglietto di ingresso si aggira intorno alle 200 rs.
In realtà, l’elenco di cosa vedere a New Delhi potrebbe continuare a lungo, ma questa è una panoramica sufficiente per riempire due giorni interi. Se volessi restare più a lungo, sarò felice di indicarti tantissimi altri luoghi di interesse per il tuo viaggio in India. Scrivimi pure all’indirizzo info@susindia.it
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Agrasen ki Baoli (noto anche come Agrasen ki Baodi), designato monumento protetto dall’Instituto Archeologico dell’India (ASI) sotto gli antichi monumenti e siti archeologici e la legge sui resti del 1958, è uno storico di 60 metri e largo 15 metri passo bene su Hailey Road [1] vicino a Connaught Place, Jantar Mantar a Nuova Delhi, in India. [2] Anche se non ci sono documenti storici noti a dimostrare chi ha costruito Agrasen ki Baoli, si ritiene che sia stato originariamente costruito dal leggendario re Agrasen, [3] e ricostruito nel 14 ° secolo dalla comunità di Agrawal, che fa risalire la sua origine al Maharaja Agrasen. [citazione necessaria] È una destinazione turistica popolare e ritrovo a Nuova Delhi.
Grazie per questo commento. È vero che questo è uno dei Baori più affascinanti, soprattutto perché si trova nel centro cittadino ed è una bella sorpresa. Thank you ji