Un paio di settimane fa, ho ricevuto un Tweet…. Non è che abbia milioni di followers e quindi son sempre super curiosa di capire chi sta cinguettando per me…con mia grande sorpresa ho letto di aver ricevuto il Liebster Award da una mamma blogger, Lucrezia di Peekaboo Travel baby, conosciuta grazie all’Italian Travel Blogger Meeting organizzato per Hassel comunicazione e Vueling Airlines. Ora, giacchè io non sono un’esperta blogger, solo la parola Liebster mi ha dato qualche indicazione, Liebe in tedesco significa “amore” da quanto ricordo ed allora l’ho googlato ed è venuto fuori che è un riconoscimento conferito ai piccoli blogger che crescono (con meno di 200 followers per intenderci) da altri blogger che l’ hanno trovato interessante o comunque degno di nota.
Ricevere un Liebster Award è anche divertente perché il blogger che ti ha inserito nella rosa propone 10 domande alle quali devi rispondere, dandoti la possibilità di farti conoscere un po’ meglio. A tua volta, devi poi formulare altre 10 domande da girare a 5 bloggers che ti hanno colpito maggiormente e che ritieni “meritino” il riconoscimento e comunicare “la nomina”……
Pertanto, oltre a ringraziare l’amica Lucrezia per avermi scelta tra tanti bloggers, certamente più meritevoli di me, eccomi a rispondere alle sue domande:
Beh questa è difficile perché io non riesco ad essere costante nelle collezioni, quindi contribuisco alle collezioni degli altri, come quelle delle mie sorelle: alla maggiore Rosaria prendo i sottobicchieri, alla minore Alessandra prendo le tazze da latte, ad un’amica le palle di vetro con la neve, ad un’altra amica le calamite per il frigorifero….e così via.
Wow, difficile dirlo, sicuramente in Spagna, sia perché è un paese meraviglioso sia perché sono stata legata ad una persona…e quindi direi il santuario di Santa Maria Magdalena di Novelda, nella provincia di Alicante
Il primo volo non si scorda mai, per me fu un incubo, da Roma a Malta, la pressione mi ha lasciato senza udito per una settimana, all’atterraggio avvertivo come centinaia di spilli che mi perforavano il cranio… poi il primo volo da sola, da Napoli a Londra, ahaha, la mia amica Roberta aveva il documento scaduto e non la lasciarono passare all’ultimo controllo….piangevo a dirotto tanto ero terrorizzata di volare da sola, in aereo però mi addormentai perché avevo tanto spazio libero e mio tranquillizzai. Adesso, amo volare ed il decollo è il momento che più amo. Sono eccitata come una bambina, chiudo gli occhi e assaporo ogni singolo istante, dal rullo delle ruote al rumore del carrello niente più paura!
Io amo volare, e devo ammettere che per me il momento migliore è proprio il decollo, mi emoziono come una bambina, chiudo gli occhi e mi concentro su ogni singolo “suono” della fase di decollo…
Ma che davvero il pilota automatico fa tutto da sé? Posso provare?
Mmm, non saprei perché ogni angolo di questo pianeta vale un viaggio…. Se parliamo d’Italia mi verrebbe da dire Milano….vivendo all’estero, quando spiego che sono Italiana, la risposta il 90% delle volte è: Italia! Ahhhh Milano! Forse perché è il simbolo del Made in Italy e del Fashion fuori confine… Se dovessi pensare più in grande direi….Los Angeles….gli USA sono meravigliosamente immensi e la trovo la meno interessante tra le città del nord America
Sempre restando in Italia, direi il sud in generale, dalla Campania, alla Sicilia, passando per la Puglia….ecco per me in un tour in Italia non dovrebbero mancare città quali Napoli, Otranto, Siracusa….oltre alle più turistiche Venezia, Firenze e Roma. Se pensiamo al mondo intero…
ahah, i miei non aspettano che torni da un viaggio per dirmi te l’avevo detto, mi riempiono la testa ancor prima di partire
L’intramontabile “la Vie en rose” della Piaf, New York di Alicia Keys e Won’t Fooled Again de The who perché mi ricorda la serie CSI ambientata a Miami e di cui sono fan
Immancabili nella mia piccola biblioteca, i libri sull’India, in particolare Moravia e Pasolini, i primi che ho letto in merito ma….poi Passaggio in India di Forster che, ambientato nell’India degli anni ’20 durante la dominazione britannica, tratta della difficile convivenza tra indiani e inglesi, ovvero l’incontro-scontro tra due realtà e culture molto diverse. Un altro libroche mi è piaciuto particolarmente è L’india nel cuore di Vittorio Russo…. La principessa indiana di Indu Sundaresan, sulla dinastia Moghul e sulla costruzione del Taj Mahal, tra storia e romanzo. Ce ne sono centinaia ovviamente ma quando inizi a vivere l’India in prima persona pensi che un libro lo scriverai tu…beh un libro forse no, ma un blog si!
Superdolce da diabete….ma a tratti piccante, più che salata, inevitabile per chi come me vive in India, il paese delle spezie per antonomasia!
Orbene, ecco le mie domande per le prossime “vittime”!
Le vittime ovvero i blog che hanno catturato la mia attenzione:
Impronte nel mondo: perché anche se ci sono tanti family bloggers, questo ha subito colpito la mia attenzione perché incarna in qualche modo il mio sogno di avere una famiglia con la quale viaggiare, passo dopo passo, lasciando le proprie impronte qua e là.
Sopravvivereinindia perché, sebbene spesso non concordo con la sua visione dell’India, adoro il suo modo di scrivere onesto, disincantato ed ironico che mi ricorda che l’India non è sempre tutta rose e fiori come la vedo io e mi riporta un po’ sulla terra.
Travel to taste sebbene non sia nuova tra I blogger, non posso non nominarla! Del suo blog amo in particolare la profondità con cui descrive gli argomenti,i luoghi, i sapori, le storie, senza mai fermarsi in superficie, ma descrivendo ogni singolo viaggio con tutti e 5 i sensi, in particolare il gusto, un giro in torno al momento attraverso il palato!
Turisti per sbaglio interessante e divertente blog di una coppia di viaggiatori ed il loro cane! Particolare il loro modo di viaggiare, ovvero lo “scambio casa”, grazie al quale si possono instaurare delle belle amicizie, si entra maggiormente in contatto con la cultura del posto, è un modo sicuramente economico, e prevede diverse soluzioni “accessorie”, come lo “scambio auto” o la cortesia di ….annaffiare le piante dell’ospite in sua assenza!
Passport to Home l’ho scoperta grazie alla sua “sindrome dell’iperfelicità”, di cui credo di essere affetta anche io che si nota anche nella sua scrittura, sicuramente moooolto passionale !! Mi piace molto la sua selezione di libri di viaggi, per quando non si può viaggiare, trovo sempre ottimi consigli e idee
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