Molto spesso ricevo richieste di viaggio in Kerala durante il periodo estivo, che in India, in realtà corrisponde al primo periodo monsonico. Ho pensato così di scrivere un blog che spieghi qualcosa in più sul clima di questa zona dell’India del Sud così da poter facilitare la pianificazione di un viaggio in Kerala, senza troppe sorprese.
È altresì vero che ormai, in tutto il mondo, è difficile fare previsioni accurate sull’andamento delle piogge, o di altri fenomeni atmosferici. Se però ci basiamo sulle statistiche degli ultimi anni, possiamo disegnare un quadro generale che ci aiuti a valutare il periodo migliore per un viaggio in Kerala.
PANORAMICA GENERALE DEL METEO IN INDIA
Il Kerala è localizzato in una zona climatica tropicale, caratterizzata da condizioni di forte umidità, tipica delle foreste pluviali. Qui, infatti, il livello delle precipitazioni medie annue e la percentuale di umidità sono più alte che nel resto dell’India.
La vicinanza all’equatore ed i venti caldi e secchi provenienti dal nord dovrebbero rendere il Kerala molto più caldo di quanto non sia ma, fortunatamente, la presenza dell’alta catena montuosa dei Western Ghats, riesce a contenere le temperature entro i 35° C.
Ciò significa che, località come Munnar, Wayanad o Thekkady, ovvero note stazioni collinari, saranno sempre più fresche rispetto a quelle della costa, quali, Kochi, Trivandrum, Thrissur o Calicut.
L’inverno inizia alla fine di novembre e termina verso la fine di febbraio, inizio di marzo. La temperatura sale raramente sopra i 30 ° C e le piogge sono rare se non del tutto assenti. Quindi, prendendo ad esempio le località collinari di cui sopra, ti serviranno certamente dei capi più caldi, mentre potrai fare a meno dell’aria condizionata. Come contro, siamo in piena stagione turistica quindi probabilmente troverai più visitatori che mai. Questo, se ci basiamo sull’aspetto climatico, è il periodo migliore per organizzare un viaggio in Kerala.
A partire dalla fine di marzo fino alla fine di maggio, mentre gli stati dell’Indi del Nord diventano caldi in modo insopportabile, le temperature del Kerala restano moderate, grazie alla presenza dei Western Ghats da un lato che bloccano i venti caldi e del Mar Arabico, dall’altro, che regala una piacevole e costante brezza lungo la costa. Non manca qualche improvviso ed esuberante acquazzone che, purtroppo, aumenta il livello dell’umidità, rendendo faticose le attività fisiche e culturali. Questo è il periodo migliore per un viaggio in Kerala se sei alla ricerca di un luogo incontaminato, con pochi turisti, quando le strutture ricettive praticano forti sconti e si vuol godere di trekking e passeggiate nella natura.
Il periodo compreso tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, solitamente, segna l’arrivo del monsone estivo: da questo momento, sino alla fine di settembre, circa l’85% delle piogge annuali batte il suolo keralita e l’umidità tocca il picco massimo. In questo caso, prima di decidere di partire per un viaggio in Kerala, è bene tener presente che molte attività non saranno possibili, che gli imprevisti sono quotidiani, che la pioggia può bloccarti in casa per giorni o che le strade possono diventare inagibili, così come i trasporti ferroviari e i voli.
Tra maggio e settembre, quindi, le spiagge si svuotano, anche a causa delle forti correnti del mare per cui nuotare diventa difficile ed inoltre, gran parte degli hotel e dei ristoranti chiude i battenti sino alla prossima stagione
Per quanto riguarda le backwaters, sono richieste tutto l’anno, ma durante i mesi di aprile e maggio il livello dell’acqua può essere tanto basso da non consentirne la navigazione tra i canali.
Se hai a disposizione diverse settimane, e sei un viaggiatore zaino in spalla con pochi programmi in tasca e tanta flessibilità, forse potrebbe anche piacerti e lasciarsi guidare da Madre Natura è certamente uno dei modi più soddisfacenti per visitare l’India. Ma se hai a disposizione un paio di settimane l’anno per staccare la spina dal lavoro o rilassarti dal tram tram quotidiano, decisamente questo è il periodo peggiore per venire in Kerala.
L’India del sud affronta un’altra fase del monsone da ottobre a novembre che spesso, si protrae sino alla metà di dicembre: l’umidità non è alta quanto il periodo monsonico estivo ma la probabilità di forti piogge è particolarmente elevata.
Quindi, durante i mesi cosiddetti invernali, il Kerala è la meta preferita per i turisti stranieri mentre i turisti indiani, vi si recano indipendentemente dalla stagione perché amano moltissimo anche il monsone e sopportano meglio anche l’umidità a cui sono abituati.
FESTE E FESTIVAL IN KERALA
Anche in Kerala, come in tutta l’India, l’elenco delle feste, religiose e non, è veramente lungo e questo può essere un diverso criterio per poter scegliere il periodo giusto per un viaggio in Kerala.
Grazie infatti alla sua stira, fatta di colonizzazioni e di scambi commerciali, in Kerala sono presenti tutte le religioni e, pertanto, ci sono molti festival spirituali e culturali da celebrare, ma, come spesso accade in India, i più grandi e più esotici sono quelli induisti.
Qui, fornisco, brevemente, un elenco dei festival religiosi o culturali più famosi che, comunque, bisogna verificare di volta in volta, in quanto le date possono variare:
Cochin Carnival (Gennaio)
Guruvayoor Utsavam (Febbraio – Marzo)
Aluva Sivarathri (Febbraio – Marzo)
Vishu (Aprile)
Pasqua (Marzo- Aprile)
Edathuva Perunnal (April-May)
Nehru Trophy Boat Race(Agosto)
Kottiyoor Utsavam(Giugno- Luglio)
Champakkulam Boat Race(Giugno- Luglio)
Aranmula Boat Race(Settembre)
Athachamayam (Agosto – Settembre)
Onam (Agosto-Settembre)
Kumarakom Boat Race (settembre – ottobre)
Chembai Music Festival (Novembre)
Indira Gandhi Boat Race(Dicembre)
Kochi-Muziris Biennale (dicembre-marzo)
Quindi, per riassumere, quale sarebbe il periodo migliore per pianificare un viaggio in Kerala?
Ancora una volta, non è possibile fornire una risposta univoca e tutto dipende da cosa si sta cercando: distese infinite di sabbia sui cui prendere il sole o piuttosto un centro ayurveda dove praticare yoga e disintossicarsi? Trekking tra le piantagioni di the e spezie o navigazione dei quasi 600 km di canali immersi nella vegetazione? Visita dei templi e delle città coloniali o partecipazione ai festival religiosi e non del Kerala?
Il Kerala ha proprio tanto da offrire, per tutti i viaggiatori, basta solo definire priorità, tempi e modalità di viaggio. A te la scelta!
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