Dopo tanto silenzio, eccomi qui alle prese con il mio blog con un articolo tutto a colori. È vero che, al ritorno da un viaggio in India, ne ricordiamo, insieme ai sapori, gli odori (e le puzze) anche i colori….quelli delle case delle città rajasthane, dei templi del Tamil Nadu, delle saree delle donne e, ovviamente delle polveri della festa più divertente che ci sia: Holi!
Questa è la seconda volta che festeggio Holi…nel 2014 ero nella magica città d’oro, Jaisalmer, in compagnia dell’amica Manuela….alla quale va il ringraziamento per la compagnia e le bellissime fotografie di questo articolo! Ce la siamo spassata…..alloggiavamo a casa di amici, e appena varcata la soglia, hanno pensato bene di darci il benvenuto, colorandoci da capo a piedi!
Certamente anche la festa di Holi ha un significato religioso… della vittoria del bene sul male, della sconfitta del demone Holika per salvare Prahlāda, devoto di Vishnu, nonché dell’inizio della primavera e bla bla bla , ma diciamoci la verità, pare che non gliene freghi molto e alla fine sono tre le cose che contano: 1) procurarsi abiti chiari che dopo potreste conservare come ricordo perché neanche la nonnina di Ace Gentile potrà aiutarvi! 2) procurarsi le polveri naturali, ovvero non tossiche, che vanno via facilmente e che non provocano alcun danno alla salute se non il fatto che non ho bisogno di andare dal parrucchiere per cambiare il colore dei capelli! 3) Assaggiare il famoso bhang in compagnia dei vostri amici, una bevanda a base di foglie e fiori della pianta cannabis…. (ATTENZIONE: un assaggio è più che sufficiente altrimenti vi sembrerà di volare)
La prima volta non sono stata molto attenta e ho dimenticato di cospargere i miei capelli di olio: questo trucchetto infatti vi aiuterà a lavar via i colori e a salvare il pianeta dal problema dell’insufficienza di acqua visto che mi ci sono volute 4 docce per tornare umanamente presentabile!
Quest’anno non l’ho dimenticato e sono partita preparata, all’attacco delle mie coinquiline:
Diciamo che io sono una buona e non ho voluto infierire mentre erano ancora a letto e quindi mi sono limitata a marcarle tipo Toro Seduto…..il mio viso fa anche pendant con il mio sexy pigiama -_- (della serie: io faccio ridere anche quando dormo!)
Dopo aver fatto colazione, ci siamo vestite di bianco e siamo partite alla volta della festa organizzata dai nostri amici di Just Talk che, come potete notare, hanno addirittura offerto i loro corpi per l’occasione. La location era semplicemente fantastica….una bellissima farmhouse alle porte di Delhi, dove abbiamo potuto sfrenarci al suono dei Dhol che suonavano per noi trascinanti musiche punjabi… anche se qualcuno disturbava la loro esibizione danzando comodamente seduta sul dhol…
Ora vi starete chiedendo dov’è il punto di contatto tra il nostro Carnevale e la Holi…. Ed effetti entrambe le festività hanno una connotazione religiosa: per il Carnevale cristiano cattolico, la stessa parola carnevale deriva dal latino carnem levare (“eliminare la carne”) ed indicava il banchetto che si teneva il Martedì grasso, prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima. Inoltre, ricordo bene che il martedì grasso Napoli era deserta, nessuno andava a scuola e guai ad uscire di casa per comprare il pane ed il latte….ecco poi spuntare dal nulla orde di ragazzini carichi di uova marce e bombolette spray di schiuma da barba che non te la facevano passare liscia…
Almeno qui a Delhi, si limitano a farti il gavettone dai balconi, un po’ perché fa caldo e un bel gavettone fresco è cosa gradita, un po’ perché “Bura na mano, Holi hai!” (“Non te la prendere, è Holi!“)
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