MATRIMONIO MISTO INDO-ITALIANO: COSA SAPERE

VIVERE IN INDIA

Informazioni pratiche per il matrimonio misto tra cittadina italiana e indiano con rito civile.

 

Seduta dinanzi al computer, da ore ed ore, tento di scrivere il mio articolo sul matrimonio misto indo-italiano civile: una confusione generale avvolge la mia mente, la stessa confusione che provavo i giorni in cui, dal web, cercavo di reperire informazioni accurate sull’argomento.

 

La realtà è che sposarsi in India ti garantisce un abbonamento in farmacia perché la burocrazia indiana, si sa, è da mal di testa ed unita a quella italiana, possono diventare fonte di forte stress emotivo.

 

Spero, con questo blog, di riuscire ad aiutare tutte quelle persone che hanno deciso di intraprendere questo passo, sposando un cittadino Indiano.

 

La prima cosa che c’è da chiarire quando si decide di sposare un Indiano (o un’Indiana) è se si è cattolici, induisti o magari atei. Io sono cattolica e non avevo intenzione di convertirmi all’Induismo, la religione del mio attuale marito, Gaurav. Allo stesso modo, anche Gaurav non pensava di volersi convertire al Cattolicesimo.

 

SusIndia | Matrimonio misto indo-italiano con rito civileLa seconda cosa importante è rendersi conto che la scelta migliore è senz’altro sposarsi prima in India e poi far convalidare il matrimonio in Italia: chi ha optato per il contrario, ovvero sposarsi prima in Italia e poi registrare il matrimonio in India, ha confermato che ci sono voluti anni affinchè l’intero processo venisse regolarizzato. Il nocciolo del problema burocratico è che gli uffici municipali in India al momento, non dispongono di un documento equivalente al nostro “stato civile libero”.

Ciò posto, l’unica soluzione adatta a persone di nazionalità e religione diversa è lo Special Act Marriage (1954), ovvero il matrimonio secondo Rito Speciale (1954).

In rete vi sono infinite informazioni in merito e ciò genera confusione per cui tante coppie decidono di affidarsi ad un avvocato per snellire la procedura. Purtroppo, però, gli avvocati si fanno pagare bei soldoni: dalle 20000 alle 30000 INR per qualcosa che costa al massimo 1000 rupie. Per questo motivo, è fondamentale avere le informazioni giuste e provvedere per tempo

A questo punto, è importante conoscere i documenti necessari per potersi sposare secondo il rito del matrimonio misto in India, in particolare per il cittadino italiano:

  • certificato di nascita;
  • certificato di stato civile libero;
  • certificato di residenza, semplice o storico;
  • in alternativa, il certificato di famiglia integrale da cui si rileva sia l’indirizzo, sia la composizione del nucleo familiare.

I suddetti documenti devono essere firmati PER ESTESO, dall’Ufficiale la cui firma è depositata presso le ambasciate. Ciò è importante in quanto, se fossero firmati da un impiegato qualunque o con una sigla, non verrebbero accettati dall’Ambasciata.

Gli stessi documenti andranno prima apostillati alla Prefettura della vostra città e poi tradotti in inglese.

 

Qui si è presentato il primo piccolo intoppo.

 

Io ho fatto tradurre i documenti già apostillati da un traduttore certificato dall’Ambasciata italiana a New Delhi (l’Ambasciata per un certo periodo non effettuava il servizio traduzione) e poi in Tribunale a Delhi, un avvocato appollaiato su una sedia in cortile ha semplicemente “certificato” la traduzione nonché i nostri documenti, piazzando timbri dappertutto. Qui dicono “notarised” ma almeno in Italia avvocato e notaio sono due figure differenti. A Delhi, almeno per questa funzione, è espletata dagli avvocati seduti fuori e dentro la Corte che fanno tutto per poche centinaia di rupie. Nel mio caso, ha funzionato, i documenti sono stati accettati dal Magistrato (colui che poi vi sposerà).

 

 

UPDATE 16 OTTOBRE 2018: La questione spinosa sul “dove fare tradurre i documenti, se in Italia o in india” non riguarda tanto l’Ambasciata in India quando gli uffici indiani dell’SDM. Ovvero, all’Ambasciata italiana non interessano i documenti in questione ma sono di pertinenza dell’ufficio che poi vi andrà a sposare. Ergo resta PREFERIBILE la opzione: documenti italiani –> apostille –> traduzione in India degli stessi con certificazione da parte di un notaio/ avvocato in India, poichè “(cit) se ve li traducete da soli e li fate asseverare in un Tribunale italiano, l’SDM in India potrebbe non accettarli (molto dipende anche dallo stato mentale del Magistrato onestamente)

 

Altre persone, al contrario, hanno fatto tradurre i documenti apostillati in Italia e poi certificato la traduzione sempre in Italia. Come si fa? Il traduttore traduce i documenti dotati di apostille e poi si reca in Tribunale per “giurare” che la traduzione corrisponde alla versione italiana. (leggi update sopra)

 

Ad ogni modo, una volta ottenuti questi documenti dall’Italia, sappiate che gli stessi hanno validità 6 mesi, dopodiché scadono. Io ho consegnato questi documenti all’Ambasciata italiana di New Delhi, che in meno di 24 ore mi ha fornito il documento più importante in assoluto: il nullaosta (in inglese no objection) ovviamente già in inglese.

 

Eccoci pronti a consegnare i documenti all’Ufficio municipale di competenza, (SDM – Subdivisional Magistrate) ovvero quello del Distretto di residenza del mio futuro marito. Qui abbiamo consegnato tutti i miei documenti, la sua prova di residenza e il documento di identità, ovvero il suo passaporto, e tre fototessera a testa. Ora, mancava ancora qualcosa: seduta stante, ci hanno fatto compilare un modulo, su cui sono state attaccate le nostre foto: è il modulo chiamato Notice of intended marriage  e le foto poi sono state “autenticate” dal Gazetted Officer. Questo sarà il modulo affisso nella bacheca per i successivi 30 giorni, corrispondenti alle pubblicazioni in Italia.

SusIndia | Matrimonio misto rito civile indo-italiano

 

L’intera procedura sul matrimonio misto è ampiamente spiegata sul sito ufficiale del Governo per cui non è assolutamente necessario assumere un avvocato e, ad ogni difficoltà, noi siamo sempre stati aiutati dal personale dell’Ufficio: siccome ci siam dovuti recare in persona dal Magistrato (SDM) per avere la sua approvazione sulla correttezza di tutti i documenti, lo abbiamo fatto alla maniera indiana: noi in macchina e i due impiegati in moto a scortarci affinchè tutto filasse liscio! Approvazione ottenuta!

 

SusIndia | Matrimonio misto civileEsattamente trenta giorni dopo, siamo tornati all’Ufficio dell’SDM, con tre testimoni con residenza indiana, per essere dichiarati marito e moglie dinanzi alla legge. In quell’occasione, i nostri amici più stretti erano presenti per celebrare questo momento insieme, tutti tranne…il Magistrato! Ma come? Eh si, in India accade anche questo, il Magistrato non era in quell’ufficio ma in un altro. Ecco allora che ci siamo recati in gruppo alla ricerca del Magistrato perduto. Insomma, proprio cose da India!

 

Eccoci, siamo comparsi davanti al Magistrato e dopo alcune domande sia a noi che ai nostri testimoni, abbiamo potuto leggere le dichiarazioni di rito ed apporre finalmente le firme. È stato un momento molto particolare, eravamo un po’ sulle spine (come vedrete nel video sottostante) ma tutto è filato liscio!

Successivamente, ci sono state rilasciate due copie originali del certificato di matrimonio. Una di queste andrà apostillata dall’Ufficio del Ministro degli Affari Esteri di Delhi (All’Interno della Metro Shivaji Stadium, Ufficio VFS): il giorno dopo il documento era apostillato, pronto per essere consegnato all’Ambasciata Italiana.

 

 

UPDATE 16 OTTOBRE 2018: Oggi, il certificato di matrimonio, apostillato va tradotto anche in italiano da un traduttore certificato e consegnato in Ambasciata. Di regola, il documento di matrimonio apostillato andrebbe consegnato in Ambasciata, ma mi hanno detto che è possibile anche tradurlo, certificarne la traduzione e portarlo al Comune italiano di pertinenza (se si è residenti in Italia). Tuttavia, un “passaggio” in Ambasciata sarebbe auspicabile

Un altro aspetto importante dell’iter di registrazione del matrimonio è il luogo della celebrazione, ovvero l’ufficio dell’SDM. Se vi siete sposati a DELHI, occorre soltanto la famosa apostille, traduzione in italiano e consegna documento in Ambasciata. Se invece vi siete sposati in qualsiasi altro Stato, o città-Stato, (es. Gurgaon, Goa, Ghaziabad, Faridabad, Noida, Jaipur ecc ecc) occorrerà anche la firma dell’HOME RESIDENT COMMISIONER. Chi è? Ecco la spiegazione: l’India è divisa in Stati, ogni Stato ha il suo Dipartimento di Stato. A New Delhi, c’è una rappresentanza di questi Stati e si chiamano “Bhawan”. Quindi il Sig. Commissione, ogni tanto si trova a Delhi, ogni tanto si trova nel proprio ufficio. Quindi se vi siete sposati a Gurgaon, occorrerà la firma dell’HRC dello Stato dell’Haryana. O vi fate una passeggiatina sino a Chandigarh – capitale dell’Haryana – o farete consegnare il suddetto documento al Bhawan dell’Haryana a New Delhi che poi ve lo restituisce firmato. Questa fase può prendere anche molte settimane. Alcuni si rivolgono alle agenzie. Quando è servito a me, chiamavo tutti i giorni il Bhawan e chiedevo se ci fosse il Sig. HRC. Quando mi dissero si, sono corsa da loro e ho aspettato 4-5 ore finchè non mi hanno dato il documento firmato.

IMPORTANTE: sappiate che se non avete la firma dell’Home Resident Commissioner e NON vi siete sposati a Delhi, l’Ambasciata non potrà accettare il documento.

 

L’ultimo passaggio è stata proprio la comunicazione del certificato di matrimonio misto all’Ufficio di Stato Civile della mia città di residenza, via PEC da parte della segreteria dell’Ambasciata.

 

Una volta in Italia ho verificato che tutto fosse stato registrato e ne ho estratto copia.

Una nota in merito al regime patrimoniale: una volta sposati in India, se non diversamente specificato, in Italia si è automaticamente in comunione dei beni. Nulla ci è stato infatti richiesto in merito ad una diversa scelta. A noi andava bene così ma è importante sapere che modificare questo status significa attraversare le pene dell’inferno della burocrazia italiana e indiana insieme. Pertanto, è bene informarsi prima di come scegliere il regime patrimoniale in Italia.

 

Ad oggi posso dire di essere la signora Sharma, anche se io mi diverto a chiamare mio marito Mr. SusIndia ma non crediate che sia finita qui…altre due cerimonie ci aspettano ed io condividerò anche quelle con voi!

 

61 Commenti

  • NonPuòEssereVero ha detto:

    Auguri!!
    Bellissime foto!

  • Valentina ha detto:

    Ciao Susi, innanzitutto ti faccio tantissimi auguri!!!
    Grazie per aver messo online queste preziosissime informazioni… stavo impazzendo per cercare di capire quale fosse la strada migliore…il mio fidanzato è Indiano e vorremmo sposarci ma…appena ho iniziato a documentarmi stavo perdendo la speranza, infatti chi decide di sposarsi in Italia prima deve superare tutta una serie di ostacoli burocratici al punto da…rimandare il matrimonio!!!!
    Quindi il Matrimonio è totalmente valido anche per la Legge Italiana?
    Un saluto e…complimenti per il vestito, è meraviglioso!!!
    Valentina

    • Susanna Di Cosimo Susanna Di Cosimo ha detto:

      Ciao Valentina e grazie per essere passata.
      Sì, hai capito bene, il matrimonio civile in india è valido a tutti gli effetti anche in Italia. Ovviamente la cosa più importante sono i documenti che attestino la residenza. Io mi trovavo in India con un visto business, la residenza è in Italia, ho fatto tutti i documenti specificati nel blog in Italia e son tornata in India. I documenti son validi 6 mesi quindi devi calcolare bene i tempi. Ma una volta sposati, ci abbiamo messo solo pochi giorni a regolarizzare il tutto attraverso l’Ambasciata italiana che ha inviato una PEC al Comune di residenza in Italia.
      Se ti serve una mano o informazioni più specifiche, chiedi pure.
      Intanto auguri.
      Susanna

      • Margherita ha detto:

        Ciao!!! Che bello leggere il tuo blog!!
        Dopo due anni di storia a distanza con il mio fidanzato indiano (tra visti turistici,business, giorni massimi di permanenza, stress vari annessi ecc ) anche io finalmente inizio ora a documentarmi sulla procedura da seguire.. posso chiederti quanto tempo indicativamente ci hai messo ad organizzare tutto? Da quando avete iniziato a procurare i documenti a quando effettivamente bi siete sposato..
        Il mio fidanzato ha un visto business x l’Italia in scadenza a metà novembre.. dici che riesco a preparare tutto da qui e recarmi a delhi per le pubblicazioni e il matrimonio? O occorre andare e tornare? Vorrei evitare tanti viaggi..
        .. sono nella confusione più totale!!
        Grazie mille !

        • Susanna Di Cosimo Susanna Di Cosimo ha detto:

          Ciao Margherita. Credo che dipenda tutto da te. Io ho fatto tutto molto velocemente una volta reperite le informazioni. Fai i documenti in Italia, li fai apostillare li traduci,li porti in India, li consegni, te ne faranno fare altri, come le foto autenticate, e ti danno appuntamento a 30 giorni. Quindi se hai fatto tutto bene, con un visto da 60 giorni è sufficiente. Poi come al solito, siamo in India, e tutto può accadere. Quindi se facessi il visto tradizionale di 6 mesi, sicuramente sarebbe meglio in caso di qualche intoppo burocratico.
          A presto.

          • Margherita ha detto:

            Ciao Susanna!!

            Alla fine.. ci siamo sposati civilmente in Danimarca 🙂 (toccata e fuga con solo i nostri passaporti ..e i testimoni!)
            A Giugno ci sarà la cerimonia religiosa mista quì in Italia…e aspettiamo un bimbo! 🙂

            Finalmente siamo usciti dal tunnel burocratico e abbiamo iniziato la nostra vita insieme quì in Italia!
            Un caro saluto!

  • Irene ha detto:

    Ciao,
    grazie, sei stata chiarissima e utilissima. Stavo proprio cercando di capire se fosse meglio sposare il mio ragazzo in Italia o in India e tu hai chiarito il dubbio.
    Continuando a cercare informazioni, mi sono imbattuta in una pagina in cui si dice che occorre essere in India per almeno trenta giorni, prima di poter richiedere il “notice of intended marriage” (il soggiorno va certificato da una sorta di dichiarazione di presenza in polizia). Oltre questi 30 gg, poi occorrono i 30 giorni delle pubblicazioni. Dei primi 30 giorni, invece, non trovo traccia nel tuo racconto (dici che ti hanno fatto compilare il documento seduta stante). Mi aiuti a capire se per qualche ragione l’ufficiale ha chiuso un occhio con voi, oppure se quello che ho letto altrove è semplicemente sbagliato? Grazie mille in anticipo!
    Irene

    • Susanna Di Cosimo Susanna Di Cosimo ha detto:

      Ciao Irene, grazie per il messaggio. La tua è una bella domanda.
      Il punto sta nel fatto che io comunque, a prescindere dal matrimonio, già mi trovavo in India con un business visa.
      Spesso, invece, succede che lo straniero venga in India per sposarsi ed entri con il tourist visa (che poi verrà convertito in Entry X visa).
      Nel mio caso non si è posto il problema di questi famigerati 30 giorni di permanenza precedenti i 30 giorni delle pubblicazioni vere e proprie.
      Il documento che, è stato firmato da un pubblico ufficiale era più che altro relativo alla foto.
      Le mia domande a te sono: tu quando pensi di venire in India? Con quale visto e per quanto tempo? E per quando vorreste fissare la data del matrimonio?
      Intanto provo a chiedere ad altre persone che si son sposate qui!
      A presto.
      Susanna

      • BIANCA ha detto:

        Ciao Susanna! Meno male ti leggo… Magari mi puoi dare una mano! Io mi sono sposata in India con un ragazzo Argentino… Ho fatto il rito spirituale e poi il civile. Ma poi non abbiamo trasmesso nessun documento. La storia è finita 5 anni fa. Siamo amici ma la mia curiosità è questa… :se io mi volessi riposare che si fa? Devo divorziare? Anche se nn ho mai trasmesso nessun documento?
        GRAZIE MILLE!

  • Meg ha detto:

    Ciao, complimenti per l’articolo, molto utile e speranzoso !!! Ti volevo chiedere, se io vado in india con un visto turistico da 30 gg, mi basterebbe? Grazie

    • Susanna Di Cosimo Susanna Di Cosimo ha detto:

      Ciao, scusa il ritardo nella risposta.
      Dubito ti basti, perchè quando vai a prenotare la data, non può essere inferiore ai 30 giorni. Tuttavia il visto turistico dovrebbe essere di 60 giorni in caso di e-visa e 6 mesi in caso di visto cartaceo. fammi sapere.
      A presto,
      Susanna

      • Meg ha detto:

        Ciao Susy, oggi sono andata al comune del mio paese per chiedere la socumwntazione che mi servirà per sposarmi in india ….loro mi hanno chiesto se preferivo farlo al consolato o negli uffici italiani….secondo te cosa sarà piu facile ?? Grazie mille

        • Susanna Di Cosimo Susanna Di Cosimo ha detto:

          ciao, non posso prendere questa decisione per te in quanto non mi si è mai posto il quesito. Non so che differenza ci sia ma sicuramente i documenti richiesti sono importanti ai fini dell’ottenimento del nulla osta in India. Ergo, nel farli tu direttamente in Italia forse velocizzi la procedura.
          Fammi sapere come va.
          Ciao

  • silvia ha detto:

    ciao! grazie a dio ho trovato questo tuo articolo! Che mi ha dato qualche speranza in più in merito alle mie perplessità in merito al matrimonio misto italo-indiano… vengo al dunque con qualche domanda, sperando che tu possa darmi qualche dritta!
    io sono italiana, cattolica, e il mio ragazzo indiano, induista, e vorremmo trasferirci in Italia. O comunque stare tra Italia e India. Abbiamo pensato al matrimonio perché via più semplice per fargli ottenere un permesso di soggiorno nel bel paese…
    entrambi per ora viviamo in Laos. abbiamo pensato di sposarci in Consolato Italiano… ma leggendo dalla tua esperienza, sembra fattibile anche il matrimonio in India, avendo poi la garanzia di validità anche per lo stato italiano. Esatto? ergo lui otterrebbe una carta di soggiorno per l’Italia.
    Cosa mi consigli a riguardo… andare in India, con visto turistico, e immergerci nella pratica del matrimonio indiano? oppure tentare il matrimonio in consolato? oppure tentare di fargli ottenere un visto turistico a lui, e poi sposarci in italia?
    spero di essere stata chiara e altrettanta speranza ripongo nella possibilità che tu abbia qualche consiglio!
    un caro saluto
    silvia

    • Susanna Di Cosimo Susanna Di Cosimo ha detto:

      Ciao Silvia, perdona l’assenza ma sono stata assorbita dalla nascita della mia bambina.
      Allora, se ancora non hai risolo, certamente chiederei prima al Consolato in Laos. Sposarsi in Italia è molto più complicato per la mancanza di alcuni documenti indiani, come lo stato civile libero.
      Se vieni in India, l’iter è lo stesso che ho fatto io descritto nel blog.
      Fammi avere tue notizie.
      Susanna

  • hola1994 ha detto:

    ciao lui è cittadino indiano e io vivo in italia è meglio farlo qui o là?il visto turistico basta?e i documenti?

    • Susanna Di Cosimo Susanna Di Cosimo ha detto:

      Ciao, meglio in che senso? Per l’India i documenti sono elencati nel blog. Per l’Italia dovresti chiedere direttamente lì.

  • mandy ha detto:

    Ciao Susanna io sto faccendo esattamente come te il matrimonio in India, l’unico troppo è che non ci arrivo a consegnare la copia autenticata del certificato di matrimonio bellambasciata italiana.

  • mandy ha detto:

    Che devo fare in questo caso? Si potrebbe presentare la pratica al comune di residenza in Italia?

  • Roberto ha detto:

    Ciao Susanna,

    grazie per la pagina e le preziose informazioni. Io sto raccogliendo le carte per il matrimonio con una ragazza Indiana.

    Non mi è chiaro cosa suggerisci per evitare intoppi con i documenti Italiani:
    – apporre apostilla sul certificato in italiano e poi farlo tradurre in a Delhi
    – tradurre il certificato in inglese e poi apporre apostilla sulla traduzione
    – oppure apporre apostilla sul certificato italiano e tradurlo in Italia

    Credo di essermi perso sulla tua frase “Qui si è presentato il primo piccolo intoppo.”, non capendo se l’intoppo si è presentato a te che hai “fatto tradurre i documenti già apostillati da un traduttore certificato dall’Ambasciata italiana a New Delhi” oppure l’intoppo si presenta se “i documenti andranno prima tradotti in inglese e poi apostillati alla Prefettura della vostra città”.

    Grazie mille

    • Susanna Di Cosimo Susanna Di Cosimo ha detto:

      Ciao Roberto. L’Intoppo fu proprio il fatto che l’ambasciata non forniva più il servizio traduzione.
      Oggi ti direi che forse la procedura più corretta è fare tutto in Italia, apostilla + traduzione. Non è, ad oggi, ancora chiaro cosa va fatto prima. Tuttavia, ora sono in contatto con un traduttore certificato dall’ambasciata italiana e mi pare che lui traduca sempre anche l’apostille, quindi ciò significa che il documento viene apostillato prima e tradotto poi.
      Inoltre, ci sono anche Dehli ulteriori aggiornamenti per cui sono in contatto con un paio di ragazze qui a Delhi. Quindi resta in contatto e vediamo cosa c’è di nuovo!

      • Roberto ha detto:

        Grazie mille per la tua risposta Susanna.
        Ne approfitto per chiederti un altro paio di cose sempre a riguardo.

        Ho i certificati (stato libero e residenza) in italiano, ognuno con apostille.
        Potrei tradurre tutto io e poi giurare io stesso in tribunale (asseverazione) sulla traduzione.
        Da quanto capisco la cosa è possibile e valida, ma secondo te sarà poi accettata dall’ambasciata?

        L’altra domanda invece riguarda il certificato di nascita.
        Me lo sono fatto produrre nel formato plurilingue e mi chiedo se sia necessario farlo tradurre.
        Ovviamente l’apostille (che non ho ancora) sarà in italiano e dovrà essere tradotta e asseverata.

        Grazie per i consigli

        • Susanna Di Cosimo Susanna Di Cosimo ha detto:

          Ciao Roberto. Ti confermo che anche le ultime notizie riportano che devi fare mettere prima l’apostille e poi fare la traduzione.
          Quello multilingue non va tradotto ovviamente, ma solo apostillato e si penso anche io che la stessa vada tradotta.
          Per la traduzione ti dirò che una ragazza da poco ha fatto fare traduzione da inglese/italiano del documento e le hanno specificato di avere la loro lista di traduttori certificati. Io stessa ho fatto tradurre un certificato hindi/inglese in italiano dai traduttori (ho diversi recapiti nel caso) e poi consegnato in ambasciata anche se avrei potuto tradurre io stessa.
          Ancora, un’altra mia amica seguì il sistema della traduzione ed asseverazione in Tribunale Bologna…le chiederò come è andata a finire e ti scrivo.
          A presto
          Susanna

          • Roberto ha detto:

            Grazie Susanna,

            aspetto informazioni circa la tua amica per traduzione+asseverazione presso il Tribunale di Bologna, che è poi dove pensavo di rivolgermi in quanto sono residente a Bologna.

            Roberto

          • Susanna Di Cosimo Susanna Di Cosimo ha detto:

            Ciao, la mia amica tradusse il documento ma non andò più in Tribunale per altri motivi ed hanno rinviato il tutto. Mi ha detto che ti conviene chiamare il tribunale direttamente. intanto io ho provato a chiamare l’ambasciata di New Delhi per chiedere ma squilla e non risponde oggi.
            Hanno risposto e ti dico quanto è emerso dalla conversazione:
            UPDATE 16 OTTOBRE 2018: La questione spinosa sul “dove fare tradurre i documenti, se in Italia o in india” non riguarda tanto l’Ambasciata in India quando gli uffici indiani dell’SDM. Ovvero, all’Ambasciata italiana non interessano i documenti in questione ma sono di pertinenza dell’ufficio che poi vi andrà a sposare. Ergo resta PREFERIBILE la opzione: documenti italiani –> apostille –> traduzione in India degli stessi con certificazione da parte di un notaio/ avvocato in India, poichè “(cit) se ve li traducete da soli e li fate asseverare in un Tribunale italiano, l’SDM in India potrebbe non accettarli (molto dipende anche dallo stato mentale del Magistrato onestamente)

  • Meg ha detto:

    Cara Susy,
    Grazie ancora per questo blog che davvero mi aiuta ad essere positiva e aspettare fino a che tutto si realizzi !!!
    Anche io ho conosciuto un ragazzo indiano a kerala e dopo 4 anni di lontananza e viaggi assurdi e visti negati abbiamo deciso di fare il grande passo questa estate. Lui farà la domanda presso il suo distretto ma io solo manderò a lui i documenti necessari postillati e tradotti poi dovra passare un mese dall’affissione e a quel punto io con a seguito la mia migliore amica e suo marito andremo finalmente per fare tutto.Secondo te i miei amici quanto devono rimanere per assistere al rito civile presso il disretto di residenza del mio fidanzato? Due settimane possono essere sufficienti? A Delhi possiamo andare di persona a consegnare la copia del certificato?
    Grazie mille !!!!

  • Alessandra Deidda ha detto:

    Ciao Susi!
    Sono molto felice di poter smentire che sposarsi in Italia sia una mission impossible! 🙂
    Nel nostro caso, io Italiana e lui Indiano del sud, siamo riusciti a sposarci in Italia il giorno stabilito! A due mesi dalla nozze ci sembrava impossibile, avevamo contattato tutte le ambasciate possibili, tutti gli uffici impensabili, e fatto qualsiasi possibile documento, ma nessuno era a tutti gli effetti un nulla osta o un documento ammissibile.
    Abbiamo quindi messo tutto nelle mani di un avvocato. E’ riuscito a trovare una soluzione senza necessita’ di rivolgerci ad un giudice, e poche settimane dopo abbiamo affisso le pubblicazioni di matrimonio! Un emozione unica!

    • Marcella ha detto:

      Ciao Alessandra,
      devo sposarmi a giugno nel mio paesino in Italia centrale, ed anche nel mio caso si tratta di un matrimonio indo-italiano.
      Devo ancora iniziare tutta la fase burocratica ma entrambi lavoriamo molto e non possiamo permetterci lunghe trafile. Abbiamo deciso di sposarci in ogni caso prima in Italia, soprattutto perché lui si sposterà a vivere con me, ma dopo aver letto l’articolo di Susanna mi sono un pò demoralizzata.
      Puoi passarmi il contatto del tuo avvocato, perché non ho nessuna voglia di imbattermi in tutto questo e magari arrivare alle nozze stanca morta. Grazie!

      • Laura ha detto:

        Ciao Marcella,

        anche io ho una situazione simile.

        Sei poi riuscita a sposarti in Italia? Hai qualche consiglio da darmi?

        Grazie!

    • Laura ha detto:

      Ciao Alessandra,

      esattamente che cosa ha fatto l’avvocato? Posso contattarlo anche io?

  • Roberto ha detto:

    Cara Susanna,

    (non riesco a rispondere al tuo messaggio sopra, quindi scrivo un commento nuovo)

    grazie mille per le informazioni che hai ottenuto dall’Ambasciata circa le traduzioni. Idealmente ho già contatti in India per fare la traduzione (il fratello della mia futura vive a Delhi) e posso delegare a lui la questione.

    Ho provato anche io a contattare per telefono e per email l’ambasciata, senza successo. Vedo però che tu sei riuscita a parlare con loro, quindi non demordo e ci riprovo.

    L’ultima cosa che mi è rimasta da comprendere e che magari tu sai è se per ottenere il “Nulla Osta” presso l’ambasciata mi devo presentare personalmente con la documentazione o se posso delegare qualcuno?

    Grazie e a presto.
    Roberto

    • Susanna Di Cosimo Susanna Di Cosimo ha detto:

      Ciao Roberto.
      Io credo che occorra la tua persona per la richiesta del nulla osta. Tuttavia, anzichè telefonare, ti conviene scrivere loro un’email: consolare.newdelhi@esteri.it
      Vedrai che rispondono subito.
      per quanto riguarda la traduzione, credo tu debba usare uno dei loro traduttori certificati, ovvero conosciuti da loro. Anche qui, nella mail, potresti chiedere di inviarti l’elenco.
      fammi sapere, così posso tener aggiornato il blog per altre coppie.
      Susanna

      • Roberto ha detto:

        Ciao Susanna,

        sono riuscito a parlare con una persona in Ambasciata. Mi ha effettivamente detto che per il “nulla osta” mi devo presentare personalmente perché devo firmare qualcosa. Ora vorrei cercare di capire se posso procedere lo stesso alla richiesta di “nulla osta” senza presentarmi di persona, magari munendo una persona fidata di “procura speciale” per rappresentarmi… vediamo, ti faccio sapere.

        Una cosa che mi ha sorpreso nella telefonata: la persona con cui ho parlato mi ha detto che il “nulla osta” non è necessario per il matrimonio. Però leggo in questo blog e in molti altri siti Indiani che è necessario… anche qui sto cercando di capire meglio.

        Il problema è che sono molto stretto con i tempi… la mia speranza è riuscire a fare presentare con successo le carte presso il SDM da parte della mia futura sposa PRIMA del mio arrivo in India… spero di non essere troppo ottimista.

  • Liviana ha detto:

    Cara Susanna
    Spulciando a destra e a manca, alla benedetta ricerca di qualche notiziola concreta su come sposare il mio compagno indiano, mi sono felicemente imbattuta nel tuo sorprendente blog. Posso dire che ho gridato al miracolo?
    E’davvero bello sapere che sei riuscita a coronare il tuo sogno e che, grazie a te e alla tua bontà di condividere la tua esperienza e conoscenza, stai aiutando molti altri ad affrontare la stessa situazione.
    Vorrei chiederti 2 piccolo cosette: sul tuo blog quale sito del governo intendi, relativo alla normativa per il marrimonio misto? Io ne ho trovati alcuni, ma mi sono sembrati contorti e semincomprensibili. Dici che potrei contattare l’ambasciata a New Delhi per qualche informazione?
    Ti faccio tanti auguri per il tuo successo matrimoniale e per la nascita della tua bimba .
    Liviana

    • Susanna Di Cosimo Susanna Di Cosimo ha detto:

      Ciao Liviana. Se ho ben capito dovreste sposarvi in India, giusto? Esistono dei siti dove spiegano tutta la procedura. Se non erro, sono gestiti dallo stesso ordine degli avvocati di Delhi, almeno questa era la mia impressione. Cosa ti occorre sapere in particolare? Fammi sapere, cercherò di fornire un aiuto piu specifico. A presto, Susanna

      • Liviana ha detto:

        Ciao Susi,
        grazie per aver risposto. Si, ci vorremmo sposare in India, e quindi cercavo di reperire quante più informazioni possibili per essere preparata, anche se data la mia esperienza sull’India, non si sa mai quel che ti capita. Detto fatto. Il primo scoglio da superare riguarda il mio compagno: per il governo indiano e del Rajasthan, il suo stato di appartenenza, risulta tuttora sposato con la sua ancora cara ma defunta moglie, essendo lui vedovo dal precedente matrimonio. Come si può procedere per risolvere questa cosa? Credo che per sbrigliare la questione ce ne voglia parecchio, considerando la burocrazia indiana, e ciò davvero mi spaventa. Inoltre mi chiedevo quanto tempo effettivamente dovrà intercorrere tra il suo ritorno allo stato civile libero e la possibilità di essere nuovamente “sposabile”. Ne sai qualcosa? Io sto come in trance, come quando la tegola gigante ti cade tra capo e collo paralizzandoti. Il mio compagno sostiene che un avvocato possa essere il giusto consulente, io dubito, ma che devo fare? Se contattiamo l’ordine degli avvocati di Delhi, come mi hai detto, loro possono intercedere su queste pratiche?
        Spero di sentirti presto per qualsiasi informazione tu possa darmi
        Grazie
        Liviana
        Grazie

  • Maria ha detto:

    Grazie per i consigli volevo chiederti se noi siamo qui in Italia e vogliamo fare il matrimonio qui il mio futuro marito non ha peroni documenti ma solo il passaporto come dobbiamo fare lui non ha il soggiorno

    • Susanna Di Cosimo Susanna Di Cosimo ha detto:

      Ciao Maria. Purtroppo il solo passap6non è sufficiente allo Stato italiano. Devi procurarti il certificato di stato civile libero e il nulla osta e non è facile perché in India anagrafe e stato civile non esistevano prima. Quindi il tuo fidanzato dovrebbe preparare questi documenti in India, apostillarli, farli tradurre in italiano e così dovrebbero andar bene. Se leggi i commenti precedenti c’è una ragazza che c’è riuscita alla fine. Fammi sapere. Un abbraccio

  • Irena Coll ha detto:

    Grazie moltissime per questo blog…in realta quanto mi sono sentita persa e abbandonata a me stessa davanti all ambasciata Italiana di New Delhi. Per ogni informazione sembra che ti fanno un favore.
    Ti volevo chiedere invece dopo il matrimonio…quale visto hanno rilasciato al tuo marito per venire in Italia…turistico o di matrimonio per un anno…ho due amici che si sono sposati li con due esperienze diverse…forse e cambiato qualcosa nel tempo…sono confusa.
    Tra pochi giorni ce il mio divorzio…e dopo vorrei cominciare subito a fare le pratiche per il matrimonio.
    Sono due anni e mezzo che stiamo insieme…e abbiamo anche un bimbo ora di quattro mesi…ho bisogno del suo papa qui con me…al mio fianco il piu presto possibile.
    Grazie moltissime

  • Irena Coll ha detto:

    Grazie moltissime per questo blog…non puoi immaginare come mi sono sentita persa e sola davanti all Ambasciata Italiana di New Delhi.
    Per avere delle informazioni riguardo al matrimonio ti fanno sentire come se devi passare delle prove di forza interiore…non so perche…ma questa volta io sono pronta a tutto.
    Tra pochi giorni sara finito il mio divorzio con precedente marito.
    Da due anni e mezzo ho conosciuto un uomo indiano e facciamo i salti mortali per vederci ogni volta.
    Mi manca moltissimo…ora abbiamo anche un bimbo di quattro mesi…ma io sto sola con lui qui in Italia…
    Cosi iniziero a fare tutti i documenti necessari per il matrimonio…prima devo aspettare la trascrizione del divorzio al mio comune…cosi finalmente ottero lo stato libero.
    Dato che ho due amici che hanno sposato una ragazza indiana…con due esperienze diverse…vorrei capire quale visto servira al mio futuro marito per venire in Italia.
    Turistico o di matrimonio?
    Sono molto confusa … ho scritto all Ambasciata pero mi hanno mandato tantissimi link…
    Non ho ancora trovato la risposta…perche ti mandano un messaggio automatico dalle macchine.
    Grazie molte…Irena

  • Liviana Galvano ha detto:

    Ciao Susi, grazie per aver risposto. Ho provato a replicare al tuo messaggio sopra, qualche giorno fa, ma forse non è andata a buon fine.
    Si, io e il mio compagno vorremmo soposarci in India: è per questo che sto cercando di reperire tutte le informazioni che posso per essere preparata, vista la mia esperienza in India. Ma è sorto un intoppo che sto ancora faticando a metabolizzare e che credo ci farà rinviare per un pò il tutto. Ti spiego: il mio compagno sia per il governo indiano che per lo stato del Rajasthan, il suo stato di residenza, risulta ancora essere sposato con la sua deducts moglie, nonostante siamo trascorsi più di 17 anni. Devo dire che avevo avuto dubbi sulla lentezza della burocrazia indiana già per altre cose ma addirittura accertarmene in questo modo mi traumatizza alquanto. La domanda ora è, ammesso e considerato che prima o poi si riesca a sciogliere la situazione, dopo quanto tempo lui potrà essere effettivamente “sposabile” di nuovo? Ne sai qualcosa di questo? Ti sarei grata se riuscissi a darmi qualche consiglio in merito, ma suppongo che forse è auspicabile il supporto di un legale.
    Grazie
    Liviana

  • Meg ha detto:

    Ciao susy, io ho fatto appostillare tutto e ora sto pensando alla traduzione in italia al tribunale , ma non ho capito se dopo dovrò portare tutto tradotto all ambasciata ( nel mio caso consolato mumbay) per ottenere un nulla osta? Io ho visto per turismi e sn residente in italia, anchr a ne serve il nulla osta o no objection in inglese come hai scritto tu??
    Grazie mille

  • Karolina S. ha detto:

    Ciao ragazze!
    Sono una ragazza polacca. Ho vissuto a Roma per tanto tempo. Anche io ho sposato un ragazzo britannico di origine indiana. Ci siamo conosciuti a Londra, dove viviamo tuttora. Lui ha sempre avuto un debole per le ragazze slave. Sognava di sposarne una bionda occhi chiari, ed eccomi qua. Mi ha sempre affascinato questo paese, ma mia madre sempre contraria a miei eventuali viaggi in India, adesso sono in full immersion. La sua famiglia mi ha accolta molto bene, i suoi mi considerano come un’altra figlia, i suoi fratelli come un’altra sorella. Poi quanto é buono il curry!

  • Nicoletta ha detto:

    Ciao Susanna,
    Grazie di tutte le preziose informazioni alleggerite dal tuo simpatico senso dell’umorismo che non guasta mai, soprattutto quando si affrontano simili grattacapi. Mi trovo in India al momento, pensavo di dover tornare in italia, preparare I documenti necessari di cui parli, per poi tornare in India tra 2 mesi e potermi sposare col mio compagno indiano. Abbiamo consultato degli avvocati, sia a Delhi che a Manali, distretto di residenza del mio futuro marito. A Delhi ci sono sembrati molto poco affidabili e richiedono fino a 50000 rupie per il loro servizio, ma qui a Manali un avvocato affidabile ci ha assicurato che il matrimonio civile, special marriage act, puo essere celebrato senza problemi semplicemente con il mio passa porto e documento di residenza in Spagna (io sono italiana residente in Spagna da 5 anni). Si occupera lui di inviare tutto all’ambasciata italiana a Delhi, ottenere il nullaosta e organizzare tutto il processo per sole 5000rupie. Il suddetto avvocato assicura che non sía necessario certificato di nascita,certificato di stato civile libero e di residenza firmati e appostillati in italia, in quanto questi documenti verra no forniti dall’ambasciata italiana… Da queste informazioni sembrerebbe tutto piu facile di cio che leggo da mesi in rete……. Mi domando se queste informazioni siano corrette….. La nostra intenzioni e’ che luí venga a vivere con me in spagna una volta sposato e non vorremmo procedere in modo scorretto per evitare eventuali problemi futuri…. Spero tu mi possa aiutare a chiarire questi dubbi, perche se cosí fosse potremmo procedere immediatamente e ritirare il certificato di matrimonio in novembre quando tornero in India, passati i 45 giorni necessari alle pubblicazioni. Ti ringrazio in anticipo e complimenti, siete una bellissima solare coppia!!!

    • Susanna Di Cosimo Susanna Di Cosimo ha detto:

      Ciao Nicoletta…. guarda anche io avevo consultato degli avvocati all’inizio qui a Delhi ma proprio per le cifre improponibili che chiedevano, unitamente al consiglio di una mia amica inglese che aveva sposato un indiano, alla fine abbiamo fatto tutto da soli.
      Se questo avvocato dice che non sono necessari, non saprei darti un’opinione. Visto che il tuo messaggio è di inizio mese magari aggiornami, ma onestamente la prova di residenza, di stato civile libero sono cose importanti senza le quali come ci si sposa?
      Se poi l’avvocato di Manali (con 5000 rs) trova altre vie non regolari, questo no fa testo…. io seguo sempre le procedure e le leggi per cui “altre vie” neanche le prendo in considerazione e, pertanto, non posso esprimere un’opinione oggettiva a riguardo.
      Fammi sapere a che punto sei.
      Auguri

      • nicoletta lenchi ha detto:

        Ciao Susanna,
        grazie della tua risposta.
        Alla fine ci siamo sposati lo scorso 16 settembre a Manali , con l’aiuto del suddetto avvocato. Il quale ci e’ stato suggerito dall’ufficio SDM di Manali, il che mi fa sperare che sia una persona corretta e onesta . Mi ha dato questa impressione, inoltre mi ha garantito che sara’ lui, attraverso appunto l’ufficio SDM di Manali , a richiedere tutti i documenti necessari all’ambasciata italiana. Dice di aver collaborato gia’ in molti matrimoni tra Indiani e stranieri. Ovviamente anch’io non sono interessata a seguire vie illegali…
        Visto che il nostro desiderio di sposarci e vivere insieme e’ forte e considerando i lunghi tempi per poter coronare questo sogno, abbiamo deciso di sposarci subito per cercare di accellerare un po’ i tempi. Il certificato di matrimonio sara’ pronto verso fine ottobre , quando tornero’ in India. Ti faro’ sapere ulteriori notizie e l’esito della situazione. A presto !

        • Nicoletta ha detto:

          Ciao Susanna,
          Volevo solo informare che abbiamo ottenuto il certificato di matrimonio senza problemi, e dopo averlo attestato anche a Kullu e Shimla, e ottenuto la traduzione italiana e apostilla a Delhi, la scorsa settimana l’abbiamo potuto consegnare in ambasciata per trascrizione in Italia. Tutto bene quindi, posso confermare che nel nostro caso l’aiuto di un avvocato esperto e onesto ci ha risparmiato notevoli ulteriori ricerche di documenti e tempi di attesa. Un caro saluto e grazie ancora

  • Michele ha detto:

    Ciao Susanna e anche io ti ringrazio per le preziose informazioni che hai condiviso.
    Sto pianificando il matrimonio con la mia fidanzata indiana e vorrei sapere se dopo il matrimonio il tuo cognome è diventato quello di tuo marito. Te lo chiedo perché subito dopo il matrimonio noi veniamo a vivere in Italia. Lei ha già il passaporto con il suo attuale nome e cognome a nel caso variasse dovrebbe fare un nuovo passaporto e con la burocrazia indiana dovremo aspettare diverso tempo. Io lavoro in Italia e prenderei ferie per il matrimonio e dovrei lasciare lei sola ad attendere il nuovo passaporto.

    • Susanna Di Cosimo Susanna Di Cosimo ha detto:

      Ciao Michele. Qui in India il cambio del cognome non è obbligatorio ed è meglio non farlo comunque. io non l’ho cambiato. Il coniuge indiano dovrà far cambiare il proprio passaporto inserendo i dati del coniuge. Infatti, sul passaporto di mio marito c’è scritto che è sposato con me. pertanto, il cambio del passaporto ci dovrà essere comunque ma non in virtù del nuovo cognome bensì del nuovo stato civile della tua attuale fidanzata. capisco che voglia venire subito in Italia ma vi ricordo che seguire la procedura è sempre la scelta migliore per avee tutte le carte in regola. Un po’ di pazienza….
      Auguri

  • Roberto ha detto:

    Cara Susanna,

    noi siamo riusciti a sposarci seguendo i tuoi consigli e anche grazie all’aiuto di un avvocato.
    Mia moglie è dell’UP e il distretto in questione era piccolo e non avevano mai avuto di questi casi.
    Devo dire che l’avvocato è servito perché al distretto abbiamo avuto qualche piccolo intoppo che si è risolto dopo qualche telefonata.

    A parte questo, ti scrivo perché dopo avere consegnato il certificato di matrimonio in Ambasciata per la trascrizione in Italia (anche qui, dopo tanti timbri e autenticazioni ci siamo riusciti) l’Ambasciata ha trattenuto il certificato Indiano e ci dice che non può essere restituito. Ma è davvero il caso? Anche a te o altri che hanno fatto registrare in Italia tramite l’ambasciata il certificato Indiano è stato trattenuto?

    Grazie per l’informazione,
    Roberto

    • Susanna Di Cosimo Susanna Di Cosimo ha detto:

      Ciao Roberto. Sono lieta che il blog vi sia stato d’aiuto almeno per capire il procedimento e snellire la procedura.
      E’ vero che il certificato non può essere restituito, e mi pare di averlo scritto (ora controllo meglio). Una copia resterà sempre agli atti e una copia (che l’SDM dovrebbe avervi dato) resta a voi. Solitamente non ne danno più di 2 (qualcuno è riuscito ad averne 3 mi pare)
      Adesso, dovrai fare l’estratto di matrimonio presso il tuo comune italiano e comunicarlo all’ambasciata. Dopo questo passaggio, tua moglie potrà richiedere il visto per l’Italia come moglie di cittadino italiano. Fammi sapere.
      Susanna

      • Roberto ha detto:

        Grazie per la risposta.

        Mi sa che me lo sono perso se c’era scritto che l’Ambasciata tratteneva il certificato di matrimonio.
        A noi l’ADM (nel nostro caso abbiamo dovuto interagire con ADM e DM, non con SDM e non mi è chiaro perché…) ci ha dato un solo certificato originale. In realtà non sembrava nemmeno un certificato di matrimonio, c’erano sopra le foto nostre e dei tre testimoni (con firme e tutto) e una dichiarazione del ADM che in quella data alla sua presenza [blablabla] e il matrimonio era solennizzato.

        Ora, c’è un po’ di dispiacere da parte mia perché abbiamo perso un pezzo di carta magari non fondamentale, ma che ci è costato mesi di lavoro e pazienza… pazienza. L’ambasciata mi ha detto che posso avere una copia conforme (con loro timbro). Per fortuna avevo preso una scansione a colori.

        Riguardo all’estratto presso il Comune Italiano. Una nota, che magari è di aiuto per altri.
        Dopo 4 mesi che l’ambasciata ha comunicato al Comune, il nostro matrimonio non è ancora stato registrato. Sono andato all’ufficio matrimoni, le carte sono arrivate, ma erano sepolte sotto una grossa pila di altri matrimoni da registrare. Motivo, troppi matrimoni da registrare e troppo poco personale per farlo. In breve, essendomi presentato di persona la nostra pratica è stata spostata dal fondo verso la cima in quelle urgenti. Domani vado a vedere se effettivamente riesco a produrre l’estratto dell’atto.

        In generale, per mia moglie non è un problema al momento visto che è in Italia per lavoro e ci è entrata con procedura standard per lavoratori (nulla osta in prefettura, visto in ambasciata, permesso di soggiorno in questura). Però saremmo felici di avere tutto a posto, direi che siamo sulla strada giusta anche grazie a questo blog.

        Prima o poi vorrei chiedere una OCI card, se mi servirà l’originale del certificato di matrimonio indiano (forse anche per altre cose) magari è un guaio? Certamente hanno registrato elettronicamente l’atto di matrimonio, ma vista l’esperienza finora temo che produrre un nuovo certificato di matrimonio presso amministrazione Indiana potrebbe essere un piccolo mal di testa. Del resto leggevo da qualche parte che il certificato di matrimonio originale è un dei pezzi di carta più importanti da non perdere…

        Mi sono dilungato.
        Roberto

        • Susanna Di Cosimo Susanna Di Cosimo ha detto:

          Ho controllato il blog e specifico che bisogna chiedere due copie originali, che una verrà consegnata all’Ambasciata (non ho specificato trattenuta, per me consegnata era definitivo, ma ora modifico così altre persone non incorreranno nello stesso errore)
          Orbene, fai già adesso la copia conforme perchè sì, tra due anni – non prima dei due anni – dovrai chiedere l’OCI card e dovrai portare in visione l’originale.
          per l’OCI card, scriverò un blog separato, visto che anche lì occorrono un bel po’ di informazioni e documenti.
          A presto.
          Susanna

  • […] raccontarvi qualcosa in più sul fantastico mondo dei matrimoni indiani! In questo mio primo articolo sul matrimonio misto indo-italiano – particolarmente apprezzato dai lettori – ho spiegato l’aspetto burocratico del […]

  • Eugenia S ha detto:

    Ciao, io e il mio futuro sposo ci sposeremo in Italia il mese prossimo, se tutto va bene. Io sono cittadina italiana residente in Italia e lui cittadino indiano residente in India, prima del COVID riuscivamo a vederci con visto turistico mentre adesso è diventato impossibile, se non per il DPCM uscito a settembre che ha permesso a lui di viaggiare in Italia per poterci sposare. Vorremmo tornare in India assieme a fine gennaio e stabilirci a Mumbai, ma non possiamo presentare applicazione per la OCI card in quanto non sposati da almeno due anni.
    Qualcuno si è trovato in una situazione simile? Sapete indicarmi se c’è un’altra soluzione? In ambasciata ci hanno fornito informazioni molto confuse.

    Grazie mille

    Eugenia

    • Susanna Di Cosimo Susanna Di Cosimo ha detto:

      Ciao Eugenia,
      innanzi tutto congratulazione. Se riuscirete a sposarvi in Italia, sarebbe utile a tanti se poi volessi condividere le informazioni perchè quella è la via meno facile e sicuramente la tua esperienza potrebbe aiutare altri nelle stesse condizioni. Per quanto riguarda il rientrare in India, una volta sposati e convalidato il matrimonio, dovrai fare richiesta di un visto familiare, nello specifico si chiama X Visa oppure Entry visa. Con questo visto, potrai vivere regolarmente in India ma non potrai lavorare e dovrai rilasciare una dichiarazione in tal senso, e tuo marito dovrà dimostrare di poterti mantenere. Passati due anni dal matrimonio, potrai accedere all’OCI card con la quale, invece, potrai lavorare anche tu. Spero di esserti stata utile, altrimenti chiedi pure. Un caro saluto

      • Eugenia S ha detto:

        Ciao Susanna,

        ti ringrazio molto per la risposta. Purtroppo sono passati molti mesi ma non siamo ancora riusciti a sposarci.. decisamente non pensavo sarebbe stato così complicato, e il COVID non facilita assolutamente. Comunque teniamo ancora le dita incrociate! Grazie ancora per tutte le informazioni, sei stata molto gentile 🙂

Rispondi a Meg Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

© Copyright 2018 | SusIndia di Susanna Di Cosimo. Tutti i diritti riservati.
Mutart | Privacy Policy - Cookie Policy